Un tale ordine non può appartenere a una materia che si agiti casualmente. Un incontro di elementi senza piano e senza disegno non avrebbe questo equilibrio, né una così saggia disposizione. L'universo non può essere senza Dio.
Questo aforisma ci vuole dire che per quanto la scienza possa essere oggettiva, non dev'essere presa per verità assoluta, ma nemmeno che l'intero creato sia una casualità scesa dal celo. Dobbiamo comprendere (grazie anche alla sociologia) che tutto ciò che ci circonda è stranamente disposto (forse non efficace?) e che appartiene ad un senso lineare (ma noi stessi non siamo perfetti) e che qualche entità superiore che sia di natura divina o extraterrestre abbia elaborato e noi siamo il prodotto di quella creazione?
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